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Capri protagonista nelle Giornate Fai d’autunno: Visita alla Tenuta Pino de’ Monaci

Le Giornate FAI offrono un’opportunità unica di esplorare questa storia spesso misconosciuta. Attraverso un tour di un oliveto esemplare ad Anacapri, i visitatori possono immergersi nelle profondità della storia di Capri, scoprendo l’evoluzione dell’isola nel corso dei secoli. Gli appuntamenti presso la Tenuta Pino de’ Monaci  per Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 alle 10.30 e alle 15.00 consentono di esplorare un capitolo affascinante e poco noto della storia agricola di Anacapri.

Inoltre, i responsabili dell’associazione “L’oro di Capri” saranno presenti per condividere la loro esperienza nella produzione di olio d’oliva, un elemento cruciale della tradizione agricola dell’isola.

In questo viaggio nel tempo e nella storia di Capri, i visitatori potranno scoprire una prospettiva inedita di questa affascinante isola mediterranea. Un’opportunità imperdibile per coloro che desiderano andare oltre il mito e svelare le radici profonde di Capri.

Informazioni Pratiche:
  • Cosa: Tour guidato dell’oliveto e approfondimento storico.
  • Quando: Appuntamenti alle 10.30 e alle 15.00.
  • Dove: Tenuta Pino de’ Monaci, Anacapri.
  • Organizzato da: Volontari FAI Isola di Capri.
  • Letture consigliate:  L’isola, terra degli ulivi e d’infinite storie di Giuseppe Aprea Edizione La Conchiglia, 2022, Giuseppe Aprea.  Enzo di Tucci: L’isola di Capri nel ducato di Amalfi, Edizione La Conchiglia, Capri 2008   “Capri e la luce blu” di Stefanie Sonnentag, Rogiosi Editore, Napoli 2022
Nota: Si tratta di un luogo normalmente chiuso al pubblico poiché di proprietà privata. La partecipazione alle Giornate FAI è un’occasione unica per scoprire: Link sito Fai Campania  

Comunicato Ufficiale Dalla pagina Fai Campania:

Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 ad Anacapri é previsto  un tour attraverso un oliveto esemplare alla Tenuta Pino de’ Monaci , ci immergeremo nella storia di Anacapri e conosceremo l’ambiente dell’isola nel percorso dei secoli. Ci incontreremo presso la Tenuta Pino de’ Monaci alle 10.30 e alle 15.00 e insieme approfondiremo un capitolo poco conosciuto della storia dell’isola di Capri e in particolare della storia agricola di Anacapri visitando l’oliveto. Saranno presenti anche i responsabili dell’associazione L’oro di Capri per condividere la loro esperienza di produzione di olio d’oliva.

VERDE SPERANZA L’oro di Capri – dal nono secolo ad oggi una storia di successo Capri è oggi una meta che attira persone da tutto il mondo, tutte alla ricerca del mito che si è creato appena 200 anni fa. Con la scoperta della Grotta Azzurra nel 1826 da parte del pittore tedesco August Kopisch si accese l’interesse per l’isola; in seguito, vennero scrittori e artisti, scrissero e dipinsero, e già alla fine dell’Ottocento c’era un grande interesse da parte dei viaggiatori, che all’epoca arrivavano soprattutto dal Nord Europa.

La destinazione di Capri divenne internazionale solo negli anni Sessanta del secolo scorso. La presenza degli imperatori romani Augusto e Tiberio ha lasciato tracce architettoniche che oggi documentano la storia dell’isola. Poco conosciuta è l’importanza dell’isola di Capri nel primo Medioevo: nel IX secolo l’isola assunse una nuova importanza. Per una serie di decisioni politiche il Ducato di Amalfi ricevette in dono l’isola di Capri che divenne così l’estrema propaggine occidentale del suo territorio. Oggi conosciamo Amalfi come una piccola città di circa 5000 abitanti, che vive principalmente di turismo. Nel primo Medioevo, Amalfi rappresentava una potenza economica; come le città autonome di Venezia, Genova e Pisa, Amalfi era una delle quattro repubbliche marinare.

Gli Amalfitani erano anche coltivatori ed allevatori e spesso investivano nella terra i profitti delle loro attività commerciali. Poiché la morfologia della costiera amalfitana era ed è molto accidentata e difficile da coltivare, mentre il territorio di Anacapri ha una conformazione più pianeggiante ed idonea alle produzioni agricole il governo di Amalfi invogliò numerose famiglie a trasferirsi a Capri. Queste, divenute proprietarie di numerosi appezzamenti di terreno, si dedicarono alla loro coltivazione. L’olio d’oliva, il vino, i legumi e la frutta furono i principali prodotti dell’isola, e i raccolti erano spediti da Capri sui mercati di Amalfi per diversi secoli. In seguito, dall’Ottocento in poi furono soprattutto le famiglie capresi a entrare in possesso di queste terre e a coltivarle: olive, uva, legumi come cicerchie e fave e poi anche patate. Nel corso del tempo, le proprietà, un tempo grandi, vennero divise e frammentate, sempre più famiglie ereditarono un pezzo di terra sempre più piccolo, che venne coltivato privatamente dagli Anacapresi. La nuova scoperta dell’isola da parte di un pubblico internazionale di viaggiatori ha fatto sì che alla fine del XX secolo i Capresi mettessero sempre più in secondo pianola terra.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Un tour attraverso un oliveto esemplare ad Anacapri, ci immergeremo nella storia di Anacapri e conosceremo l’ambiente dell’isola nel percorso dei secoli. Ci incontreremo presso la Tenuta Pino de’ Monaci alle 10.30 e alle 15.00 e insieme approfondiremo un capitolo poco conosciuto della storia dell’isola di Capri e in particolare della storia agricola di Anacapri visitando l’oliveto. Saranno presenti anche i responsabili dell’associazione L’oro di Capri per condividere la loro esperienza di produzione di olio d’oliva.

Stefanie Sonnentag: Capri e la luce blu. Rogiosi Editore, Napoli 2022

LUOGO SOLITAMENTE CHIUSO

Luogo solitamente chiuso al pubblico perché di proprietà privata

VISITE A CURA DI

Volontari FAI Isola di Capri.

Capri protagonista nelle Giornate Fai d’autunno: Visita alla Tenuta Pino de’ Monaci ultima modifica: 2023-10-12T10:48:26+02:00 da Anna d'Alessandro
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