
I due autori, Mauro Crippa e Giuseppe Girgenti, intraprendono un viaggio nella storia, attingendo dalla sapienza degli antichi, in particolare dall’Atene e dalla Roma classiche. Propongono esercizi spirituali contro l’IA, suggerendo che il vero sovranismo risiede nella mente e nella resistenza psicologica e culturale.

La riflessione sull’impatto dell’IA sulla nostra anima e sulla nostra interiorità è affrontata con un approccio critico e provocatorio. Gli autori mettono in discussione la sostituzione tecnica, sottolineando la progressiva sottrazione di facoltà e abilità umane a favore di algoritmi e reti neurali. Questo tema è presentato attraverso una lente filosofica, offrendo ai lettori un’opportunità di esplorare le implicazioni etiche e spirituali della crescente automazione.
La chiara esposizione degli argomenti, unita a una base ben documentata e a esempi attuali, rende il libro accessibile anche a coloro che potrebbero non essere esperti nel campo della tecnologia. La prospettiva che solo la resistenza psicologica e culturale, insieme alla forza dei classici della filosofia, può proteggerci dall’invadenza dell’IA, aggiunge uno strato di profondità alle discussioni sull’etica tecnologica.
“Umano, poco umano” è una lettura stimolante che sfida il lettore a riflettere sulle implicazioni più profonde della tecnologia moderna e a considerare il ruolo della filosofia e della spiritualità nel plasmare il nostro futuro digitale.
