
La nostra bell’ Italia riesce ad attrarre milioni di turisti all’anno , il mercato dell’ accoglienza e l’indotto che lo circonda. é una risorsa fondamentale per l’economia regionale, ma sarà ben presto anche un volano per rivitalizzare anche i piccoli centri ed i borghi che spesso soffrono di tanti problemi uno su tutti, è il graduale spopolamento, riportiamo l’analisi di Louis Molino, Consulente di Marketing e Ceo di Promediacom nonchè editore di questo portale.
” I numeri sono importanti, se consideriamo che in Italia, i centri sotto i 5.000 abitanti sono il 69,7% del totale dei comuni italiani, e solo localizzati maggiormente nelle zone collinari e montane e che vi abitano oltre 10,5 milioni di persone, un quinto circa della popolazione nazionale.
I piccoli borghi solitamente hanno una forte identità e si differenziano rispetto alle città per la qualità della vita legata molto all’ambiente circostante e rappresentano una grandissima potenzialità che va assolutamente valorizzata, grazie alle nuove tecnologie e a progetti ideati e sviluppati con una forte sensibilità nel rispetto della conservazione della storia, della cultura, delle tradizione e di ogni possibile elemento identitario.

Quattro condizioni indispensabili per la rivitalizzazione dei piccoli Borghi
Esistono però ben 4 condizioni indispensabili per poter procedere alla rivalutazione dei piccoli centri.- Ci deve essere una capacità ed una visione da parte della pubblica amministrazione.
- La Comunità del borgo deve essere parte attiva e protagonista dei progetti.
- Strategia e piani di sviluppo insieme a professionisti del digitale.
- Coinvolgimento di importanti partner nel settore tecnologico/digitale e della ricerca.
Capacità e visione di Amministrazioni ed enti locali
La prima condizione per lo sviluppo del piccoli centri è la volontà, insieme alla capacità e al senso di visione da parte di coloro che amministrano la macchina pubblica a livello locale, aggiungerei anche una profonda umiltà nel riconoscere eventuali lacune in termini di preparazione e capacità amministrative affidando compiti di ricerca e di sviluppo a professionisti specializzati con esperienza comprovata.Gli abitanti del borgo dovranno essere i protagonisti della rivitalizzazione dei propri luoghi.
Nessun progetto di rivitalizzazione si può effettuare senza gli abitanti del borgo, primo obiettivo è il coinvolgimento e la condivisione in tutte le fasi del percorso da parte degli abitanti, delle associazioni del territorio, dagli istituti religiosi e dalle aziende ma soprattutto dalle scuole.Strategia e piani di sviluppo insieme a professionisti del digitale.
Vietato il fai da te, farsi affiancare soprattutto nella fase di ricerca, ideazione e sviluppo da professionisti del turismo e della comunicazione, sceglierli in base alle specializzazione e alle esperienze, spesso è un investimento importante in termini economici ma i benefici a breve e lungo termine saranno ampiamente ripagati.Coinvolgimento di importanti partner nel settore tecnologico/digitale e della ricerca.
Solitamente i piccoli borghi avranno in primis una necessità di digitalizzare le aree con infrastrutture adeguate e ritagliate su misura, il coinvolgimento nei vari progetti con primari partner tecnologici consentirebbe di offrire servizi analoghi a quelli delle città più smart, con la differenza di avere un contesto ambientale e sociale più sostenibile.
Quali benefici porta la Rivitalizzazione dei piccoli Borghi?
Il digitale é diventato il vettore principale dell’economia turistica e lo sarà anche per lo sviluppo sostenibile e della crescita delle piccole comunità, piccole zone interne alla nostra regione, piccole località lontane dai grandi flussi turistici , che soffrono un processo di veloce spopolamento, da non dimenticare anche la relativa perdita di identità culturale sociale e di risorse umane. Comunicare il territorio dei piccoli borghi come degli “incubatori di tradizioni e di accoglienza”, una risorsa incredibilmente unica per alzare l’asticella della sostenibilità nel turismo del futuro, tutto ciò grazie al digitale è possibile farlo anche velocemente. Per concludere questo articolo volevo aggiungere che in questo periodo post-pandemia sta emergendo un intenso interesse a riguardo. Le istituzioni europee ed italiane stanno investendo molte energie in questo comparto, sono disponibili bonus ed incentivi per progetti di rivitalizzazione e di riqualificazione dei piccolo centri, ci sono molti case study dove prendere spunto, oltre ad una programma di eventi informativi a riguardo, sicuramente ora è il momento giusto per pensare ad un nuovo approccio soprattutto culturale nella progettazione di sviluppo locale che veda sicuramente come vettore l’innovazione e la digital transformation verso uno sviluppo identitario e sostenibile dei piccoli centri.Analisi ed articolo scritto da Louis Molino – Consulente Marketig e Ceo di Promediacom
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