

ARCITALIANO
Venite tutti a Strapaese / se avete il ruzzo della gloria / ci stan di casa i più balzani / e i più famosi arcitaliani. (da “L’Arcitaliano”- “Ritratto dell’arcitaliano”, 1928) EPIGRAMMA
L’epigramma è una pistola corta, e ammazza sicuramente più di un archibugio. (fonte e data da definire) FRANCIA
Sempre, ogni volta che ho pensato a un popolo presso il quale vivere in libertà, e sereno, il mio pensiero è corso alla Francia. (da “Diario di uno straniero a Parigi”, 1947-1948) GLORIA
La gloria! La gloria è la sola felicità, la ricchezza sola. (da fonte da verificare, 1913) GOVERNI
Sono stanco morto e sfiduciato. Devo lottare con l’imbecillità dei governi. Prima quello fascista ora questo.(da Lettera alla sorella Maria, 18 novembre 1952) GOVERNO E FORZA
Qualsiasi governo ha il diritto di costringere, pur con la forza, i cittadini a compiere un’azione utile alla collettività: a condizione, però, che li possa e li sappia costringere. (da “Rivolta dei santi maledetti”, 1921) GUERRA
Per un uomo che ha fatto la guerra tutta la sua vita non che uno scuro, profondo, inconscio ricordo della guerra, e dei suoi orrori, e delle msue meravigliese amicizie, delle sue meravigliose, incantate, ore felici. (da “Rivolta dei santi maledetti”, 1923) GUERRA (2)
Mi si biasimi pure, ma io sono un uomo e amo la guerra. Non ho l’ipocrisia di dire: “Non amo la guerra”. Io l’amo, come ogni uomo bennato, sano, coraggioso, forte, ama la guerra, come ogni uomo che non è contento degli uomini, né dei loro misfatti. (da “Diario di uno straniero a Parigi”, 1947) GUERRA (3)
E’ certo assai più difficile perdere una guerra che vincerla. A vincere una guerra tutti son buoni. (fonte e data da definire) IO
Non ho nulla di eroico, se non quello che appartiene alla mia generazione; le inquietudini del mio spirito, le mie inquietudini d’uomo moderno, ammalato di nostalgie e di rammarichi, di persuasioni e di dubbi, di sconforto soprattutto, son quelle stesse della mia generazione. (da “Mamma marcia”) IO (2)
Mi stimo uomo di parte, odiante e odiato, libero da ogni legame, con la grande parentela comune degli italiani pacifici. (da “L’Europa vivente”, 1923) IO (3)
Più che Daniele e i leoni, più che Orfeo e le pietre, mi par d’essere Ulisse e Proteo. Regardez bien le Prothée pendant que je le tiens!. (da Lettera a Piero Gobetti, 1960) IO (4)
Si ignora tutto di me, e però si dicono e si scrivono di me le cose più inverosimili. Mi domando qualche volta se il mio successo non dipenda dall’idea sbagliata che il pubblico si fa di me. (da Diario di uno straniero a Parigi, 1948) IO (5)
Penso che se fossi vissuto in una società più virile e in mezzo a un popolo più virile sarei forse potuto diventare un uomo nel vero senso della parola. Ma se dovessi definirmi con una sola parola direi che, nonostante tutto, sono un uomo. (da “Venti domande a Malaparte”, il Tempo, 28 luglio 1955) IO (6)
Emilio Cecchi ha scritto di recente che io sono un anarchico. Oh! Cominciano ad accorgersene, sebbene con un po’ di ritardo. (da Lettera ad Anne, 16 aprile 1946) ITALIA
Quel che scrivo mi part troppo ardito e intelligente per un paese vile e stupido, e soprattutto ipocrita e conformista, come il nostro. (da Lettera a Tamburi, 3 marzo 1949 – Tamburi, 1980) ITALIANI
Cosa volete me ne importi di quello che gli italiani pensano di me? I fascisti mi detestavano, gli antifascisti mi detestano. E allora? E’ molto significativo che dimostrino tanto interesse per me, sia gli uni che gli altri. (da “Diario di uno straniero a Parigi”) ITALIANI (2)
Il vero, il solo programma di ogni italiano è di essere in buoni rapporti con il partito al potere. (da “Deux chapeaux de paille d’Italie”, 1947) ITALIANI E MORALITA’
Quando un popolo individualista come il nostro perde la fiducia in se stesso e nelle istituzioni che lo reggono, l’immoralità diventa una forma di viver civile e la mediocrità invade la cosa pubblica. (da “Rivolta dei santi maledetti”, 1921) LA PELLE
Oggi si soffre e si fa soffrire, si uccide e si muore, si compiono cose meravigliose e cose orrende, non già per salvare la propria anima, ma per salvare la propria pelle. Si crede di lottare e di soffrire per la propria anima, ma in realtà si lotta e si soffre per la propria pelle. Tutto il resto non conta. (fonte e data da definire) LA PELLE VS KAPUTT
Il successo del mio libro è veramente mardornale. Mi fa perfino ridere, talvolta. Perché a differenza di quel che molti credono, io non sono un vanesio, né un imballato (emballé). Conosco i limiti (attuali) della mia opera, so benissimo che potrò far meglio, e farò meglio, e so perfettamente che Kaputt è molto migliore. E allora, perché tanto chiasso intorno alla pelle, che non vale un’unghia di Kaputt? (da Lettera a Tamburi, 3 marzo 1949 – Tamburi, 1980) LEGGE
La legge in italia è come l’onore delle puttane. (fonte e data da definire) LETTERATURA
C’è chi puzza di più e chi puzza di meno. Chi è più morto e chi meno. Ma la conclusione di ogni discorso sull’attuale letteratura italiana ed europea non può essere se non questa: che la nostra generazione letteraria ha finito il suo compito. (da “Cadaveri squisiti”, Prospettive, 15 giugno – 15 luglio 1940) MOTTO
Dacci pane per i nostri denti / fantasie e scazzottature / ogni sorta di ardimenti / di mattane e d’avventure. (da “L’Arcitaliano”- “Profezia”, 1928) MUSE
Chi non sa che le Muse non sono nove ma diciotto? Nove Muse intelligenti per gli scrittori intelligenti, e nove cretine per gli scrittori cretini. (da “Le muse cretine”, Prospettive, 15 marzo 1940) OPINIONI
Le opinioni di un uomo su un altro, specie di un critico, non sono mai obiettive: e perciò non mi interessano. (da “Venti domande a Malaparte”, il Tempo, 28 luglio 1955) PARIGI
E’ una gran puttana, e bisogna starle sopra, questa incantevole Parigi. (da Lettera a Tamburi, 3 marzo 1949 – Tamburi, 1980) PARIGI (2)
A Parigi, quando si vale qualcosa, si fa scandalo. Tu puoi valere un miliardo, ma se non fai scandalo, cioè se non sei accolto con scandalo, non vali una cicca. (da “Diario di uno straniero a Parigi”, 1954) PRIGIONE
La prigione fa l’uomo vile e malvagio. (“Satire tristi”, L’arcitaliano e tutte le altre poesie) SESSO
Gli organi genitali hanno sempre avuto una grande importanza nella vita dei popoli latini, e specialmente nella vita del popolo italiano. La bandiera italiana non è il tricolore, ma il sesso, il sesso maschile. (fonte e data da definire) STALIN
Son sicuro che Stalin in quel momento pensava: “Così giovane e direttore della Stampa!”.. (da Battibecco, 1956) VINCITORI E VINTI
I vinti sono buoni e generosi. I vincitori cattivi ed egoisti. Preferisco i vinti: ma non potrei adattarmi alla condizione di vinto. (da “Venti domande a Malaparte”, il Tempo, 28 luglio 1955)
Omaggio a Curzio Malaparte: Gli aforismi ultima modifica: 2015-08-12T14:38:01+02:00 da Louis Molino