
Cosa sono le Aree Marine Protette ?
“Qualsiasi area del dominio marino, comprendente le acque, la flora e la fauna, le caratteristiche storiche e culturali che sia preservata da provvedimenti legislativi con l’intento di proteggere parzialmente o totalmente l’ambiente in oggetto”Questa é la definizione ufficiale della Unione mondiale per la conservazione, le aree Marine Protette hanno in comune il fatto di cercare di favorire la conservazione della biodiversità, la protezione di habitat particolari, il rifugio della fauna ittica pescata intensamente, un miglioramento della produzione di determinate specie, e favorire un turismo quanto più compatibile possibile con l’ambiente.
In Italia, ad oggi, sono state istituite 23 aree marine protette che complessivamente tutelano circa 188 mila ettari di mare e circa 603 chilometri di costa.
Le Aree Marine Protette per meglio raggiungere gli scopi che si prefiggono, sono suddivise in diverse aree con diversi gradi di protezione
Zona A, di riserva integrale, interdetta a tutte le attività che possano arrecare danno o disturbo all’ambiente marino. La zona A è il vero cuore della riserva. In tale zona, individuata in ambiti ridotti, sono consentite in genere unicamente le attività di ricerca scientifica e le attività di servizio;
Zona B, di riserva generale, dove sono consentite, una serie di attività che, pur concedendo una fruizione ed uso sostenibile dell’ambiente influiscono con il minor impatto possibile. Anche le zone B di solito non sono molto estese;
Zona C, di riserva parziale, che rappresenta la fascia tampone tra le zone di maggior valore naturalistico e i settori esterni all’area marina protetta, dove sono consentite e regolamentate dall’organismo di gestione, oltre a quanto già consentito nelle altre zone, le attività di fruizione ed uso sostenibile del mare di modesto impatto ambientale. La maggior estensione dell’area marina protetta in genere ricade in zona C.
Fonte: Marens