Pablo Neruda: Canto generale Recensione del Libro

Canto General è la decima raccolta poetica di Pablo Neruda, pubblicata per la prima volta in Messico nel 1950. Quest’opera monumentale è iniziata nel 1938 ed è stata caratterizzata da una straordinaria ambizione: essere una cronaca enciclopedica di tutta l’America Latina. L’edizione originale includeva illustrazioni dei muralisti messicani Diego Rivera e David Alfaro Siqueiros.

L’opera consta di quindici sezioni o cantos, che comprendono 231 poesie e oltre quindicimila versi. Canto General è spesso considerato un testo di poesia epica, rivolto alla natura e all’intera storia del continente americano. È un’opera densa e monumentale, rappresentante la sintesi più ampia e tematica mai realizzata nel continente.

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Le quindici sezioni o cantos:

1. La lámpara en la tierra: Visione panoramica naturalista del tessuto sociale delle civiltà precolombiane.
2. Alturas de Macchu Picchu: Dedicata alle rovine incaiche e al dramma umano dei servi che costruirono quella fortezza. Alcuni critici considerano questo canto il più importante contributo di Pablo Neruda alla storia della poesia.
3. Los conquistadores: Riflette le alternative storiche e le contraddizioni delle guerre espansioniste della Spagna in America.
4. Los libertadores: Epopèa dei difensori della terra americana, dalla resistenza indigena ai moti indipendentisti.
5. La arena traicionada: Ritrae il mondo dei traditori, dei dittatori e dei lacchè.
6. América, no invoco tu nombre en vano: Forma di poesia rituale dedicata alle riserve native e libertarie del continente.
7. Canto general de Chile: Descrizione lirica della flora, della fauna e della natura americana, con un focus sulle comunità indigene.
8. La tierra se llama Juan: Voce anonima dell’insurrezione popolare contro gli abusi degli invasori.
9. Que despierte el leñador: Appello alla coscienza sociale degli Stati Uniti, destinato a Walt Whitman.
10. El fugitivo: Resoconto lirico della persecuzione subita dallo stesso Neruda durante il governo di Gabriel González Videla.
11. Las flores de Punitaqui: Esperienze personali del poeta nel Cile settentrionale e le sue interazioni con le organizzazioni operaie.
12. Los ríos del canto: Omaggio ai lottatori caduti e agli amici che lo accompagnarono nella sua avventura sociale.
13. Coral de Año Nuevo para la patria en tinieblas: Saluto del fuggitivo a tutti coloro che continuarono a lottare contro il governo di González Videla.
14. El gran océano: Canto alle cosmogonie e all’esteso litorale dell’America Latina.
15. Yo soy: Riaffermazione della personalità del poeta come simbolo eroico della resistenza popolare nel continente.

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