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Sala gremita al centro multimediale Mario Cacace per l’incontro pubblico sul gioco d’azzardo, parlano gli esperti

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Gremita la sala teatro per “Giochi autorizzati dallo Stato”. L’incontro pubblico organizzato dal Comune di Anacapri per sensibilizzare la popolazione su gioco d’azzardo e ludopatia, si è svolto lo scorso 9 gennaio alle 18:00 presso la sala cinema del centro multimediale Mario Cacace.

Il convegno ha analizzato l’entità del problema attraverso il parere di esperti, apre i lavori l’Assessore alle Attività Produttive Caterina Farace che ringrazia i presenti e spiega i motivi che hanno spinto l’amministrazione anacaprese a organizzare l’assemblea pubblica, l’obiettivo è quello di combattere il fenomeno dilagante del gioco d’azzardo attraverso il recente regolamento varato in consiglio comunale che disciplina l’installazione delle slot machine all’interno di esercizi pubblici, proibendone la presenza in quelli che non distino più di 150 metri dai luoghi sensibili.

La parola passa all’Assessore alle Politiche sociali Bruna Bonomi che spiega le conseguenze della ludopatia: <<La diffusione delle slot machine è un pericolo perché coinvolge tutte le fasce d’età>> aggiunge <<dobbiamo affrontare il problema riducendo l’offerta, far si che l’interesse civico e collettivo possa prevalere su quelli del singolo e sullo sfruttamento delle debolezze altrui>>. Segue l’intervento del Sindaco di Anacapri Francesco Cerrotta che sottolinea: <<L’amministrazione ha il dovere di affrontare con forza questa problematica.

Il percorso amministrativo intrapreso parte dall’adesione al Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo, deliberata il 15 gennaio dello scorso anno>>. Imperativo proteggere i luoghi sensibili come le scuole: <<Più giochi sono disponibili più facilmente le persone vulnerabili possono diventare soggetti problematici>>. Si deve puntare su un’imprenditoria basata sulle capacità: <<Si rischia infatti che l’imprenditore si inventi un’attività esclusivamente per installare le slot machine, senza incidere sul mercato con la propria idea commerciale>>.

L’intervento si conclude con l’invito ai commercianti a dismettere le slot machine. Il microfono passa al dr. Ignazio Barbuscia, presidente dell’associazione Baccarato, che afferma: <<Secondo una statistica più della metà degli italiani gioca regolarmente, più di 38 milioni di persone, di questi circa 3 milioni sono dipendenti dal gioco. Sono più di 500mila le slot machine dislocate su tutto il territorio nazionale.

Il giro d’affari è esorbitante e spesso alle spalle c’è la delinquenza organizzata>>. Barbuscia chiude l’intervento esaminando le conseguenze della dipendenza dal gioco d’azzardo e le possibili soluzioni. Continua Florinda Maione, psicoterapeuta responsabile del S.I.I.Pa.C. Lazio. In qualità di psicologa si occupa di curare chi è malato di gioco d’azzardo: <<La sorgente del problema è sociale, familiare, a volte addirittura genetica>>. Il giocatore dipendente cerca la sostanza della dipendenza, è incapace di dire di no e ne vuole sempre di più. Il giocatore d’azzardo medio ha generalmente una bassa autostima, presenta spesso sintomi depressivi, cerca sensazioni forti, è energico e irrequieto. Segue la coraggiosa testimonianza di un giovane cittadino anacaprese, riuscito a superare la dipendenza da gioco d’azzardo. Inizia a giocare in maniera casuale, fino a perdere somme importanti: <<Era come se la macchinetta dal bar cacciasse le braccia e mi tirasse di nuovo dentro>>.

Tocca al parroco di Anacapri Don Daniele Pollio, le sue parole ribadiscono come questo incontro debba essere punto di partenza per evidenziare in futuro la pericolosità di altre forme di dipendenza. Giuseppe Croce, in rappresentanza di società di gestione slot machine, ricorda l’importanza dell’operazione portata avanti dall’amministrazione, sottolineando però come colpire le sole slot machine equivalga a chiudere un portone e lasciare tante altre porte aperte, in riferimento ai gratta e vinci e altre forme di gioco che non vengono colpite. Conclude il convegno il prof. Maurizio Fiasco, sociologo e consulente della Consulta Antiusura, spiegando come il gioco d’azzardo patologico abbia una funzione compensatrice nelle persone che si sentono maggiormente colpite da questo periodo di crisi.

Nell’azzardo appunto, cercano la fortuna e la voglia di rivalsa. Fiasco ricorda come per certi versi il gioco d’azzardo sia una forma di dipendenza anche peggiore delle droghe come la cocaina o l’eroina, perché nel gioco d’azzardo il soddisfacimento è casuale e non garantito. Con la slot machine il giocatore è portato a reiterare questi comportamenti meccanici legati a suoni e ricordi che rievocano in qualche modo sensazioni piacevoli che, solo in caso di vincita, potrebbero ripresentarsi. Rievoca a tal proposito gli studi effettuati da Skinner in laboratorio con la sua “Skinner box”. Al termine della manifestazione Maurizio Salzano presenta al pubblico un nuovo software della ITCOM di Alessandro Di Stefano, che permetterà a ogni cittadino di esprimere sul sito del Comune di Anacapri il proprio parere su questa tematica, ovvero se i cittadini sono d’accordo a tenere lontane dai luoghi sensibili le slot machine, il tutto in forma anonima. Il sondaggio partirà il 15 gennaio. L’incontro anticipa il referendum consultivo sulla presenza delle slot machine nei pressi dei cosiddetti luoghi sensibili, che si terrà la prossima primavera in occasione delle votazioni regionali.

Articolo della giornalista Marilena D’Ambro – Foto del giornalista Davide Esposito

Sala gremita al centro multimediale Mario Cacace per l’incontro pubblico sul gioco d’azzardo, parlano gli esperti ultima modifica: 2015-01-11T11:35:10+02:00 da Louis Molino
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