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Presentazione a Capri del nuovo Libro di Annalena Cimino ” Fragile come un fiore di Cristallo”

IMG-20160606-WA0003 Verrà presentato lunedi 27 giugno alle ore 19.00 a Capri al Belvedere di Tragara il libro di poesie e aforismi “Fragile come un fiore di cristallo” di Annalena Cimino. L’evento sarà coordinato dal giornalista Luciano Garofano, interverrà l’assessore alla cultura della città di Capri Caterina Mansi Giordano, gli editori e i poeti: Elvio Angeletti, Pasquale Rea Martino , Marco Ambrosi, Massimo Pistoja e Salvatore Pasquale e l’editrice Isabella Gambini di Intermedia Edizioni Riportiamo l’introduzione del giornalista Luciano Garofano che sintetizza perfettamente il senso dell’opera, la poesia e il talento della poetessa caprese. ” Annalena Cimino nasce nell’antico borgo di Marina Grande, fatto di case colorate che affacciano direttamente sul porto. Luogo di incontri per gente di ogni cultura e provenienza. Luogo di dolorosi addii e felici ritorni. Il vento porta le voci di chi parte, di chi arriva e di chi è affaccendato nelle cento e più attività che ruotano febbrilmente intorno al fulcro vitale dell’isola, spesso in una grande confusione, fin sotto le finestre di casa. È così che Annalena ha il suo intimo e privilegiato primo affaccio sullo scorrere del tempo, scandito dal ciclo delle stagioni che, sull’isola, sono tutte belle. Un angolo di osservazione dai confini sterminati verso l’azzurro che si confonde tra mare e cielo. Gli occhi puntano lontano. La mente si perde in groppa a nuvole trasformatesi in agili destrieri che la guidano oltre l’orizzonte sulle ali della fantasia. Il profumo del mare, piatto d’estate e infuriato d’inverno, intriso di salsedine e di odori acri, le solletica indefinitamente le narici. Annalena non sa ancora di essere poetessa. Inconsciamente, affacciata alle finestre della sua casa sul mare, racchiude quell’incredibile turbinio di sensazioni ed emozioni provate, quell’ubriacante miscela di profumi e colori, in uno scrigno prezioso avuto in dote da Madre Natura che, prima o poi, dovrà riaprire. Quei frammenti di passato in lei non sono ancora poesia, bisogna attendere che, come schegge pulsanti, riaffiorino a pelle. Bisogna che li senta esplodere dal di dentro. Poeti non si diventa. Scrivere è un talento innato, si può perfezionare, affinare ma non inventare, come quello dell’arte o della musica. Se non si è dotati di una particolare sensibilità non verrà mai fuori. Annalena l’ha fatto venire fuori nella maturità, quando ha sentito il prepotente bisogno di esplorare gli anfratti più segreti della sua anima, di dare voce a quell’intima inquietudine, a quella tensione inesplosa che si portava dentro. Un poeta non si può imprigionare. Arma, così, quel talento inespresso di penna e fogli dopo aver ritrovato la chiave di quello scrigno, riposta in fondo all’ anima. Ne vengono fuori versi intensi e profondi. Io credo che si debba partire da qui per comprendere la vena poetica di Annalena Cimino. In fondo chi è il poeta? Se non quel fanciullino, come teorizzava Giovanni Pascoli, presente “in un cantuccio dell’anima di ognuno di noi, un fanciullino che rimane piccolo anche quando noi cresciamo e cambiamo la voce, anche quando nell’età più matura siamo occupati a litigare e a perorare la causa della nostra vita e meno siamo disposti a badare a quell’angolo d’anima”. Ed è la voce interiore di questo fanciullo che dà vita alla poesia e mette le ali ai sogni, attraverso l’immaginazione che travalica la realtà circostante, riducendo le distanze tra il poeta e il conflitto che si porta dentro. La poesia di Annalena Cimino nasce proprio da questo conflitto, offrendoci momenti di grande emotività, intrisi di amore, ma velati spesso di tristezza e di malinconia, che arrivano dritti al cuore anche del lettore più distratto. Annalena, alla sua seconda raccolta di poesie, è una piacevole scoperta che va ad inserirsi in quel prolifico filone letterario che scorre, da sempre, tra le rocce dell’isola dove in tanti hanno tratto ispirazione dalla sua bellezza, ma anche dalla sua diversità, dalla sua ambivalenza. Un’isola nata dalle parole, legata alle parole, che sopravvive e si rigenera attraverso di esse. Rinasce oggi attraverso le poesie di Annalena che ci regala una nuova perla, fragile come un fiore di cristallo, da incastonare nel panorama poetico contemporaneo “
Presentazione a Capri del nuovo Libro di Annalena Cimino ” Fragile come un fiore di Cristallo” ultima modifica: 2016-06-25T09:53:35+02:00 da Louis Molino
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