Capri nei Films: Totò a Colori

Totò a colori è un film del 1952 diretto da Steno. È uno dei primi lungometraggi italiani a colori, e tra i primi a utilizzare il sistema Ferraniacolor.

Con Totò, Luigi Pavese, Virgilio Riento, Galeazzo Benti, Isa Barzizza. «continua Mario Castellani, Franca Valeri, Armando Migliari, Rocco D’Assunta, Vittorio Caprioli, Alberto Bonucci, Paolo Ferrara, Carlo Mazzarella, Fulvia Franco, Mimmo Poli, Michele Malaspina, Rosita Pisano, Guglielmo Inglese, Manuel Serrano, Anna Vita, Ugo D’Alessio, Barbara Florian, Bruno Corelli

 

TRAMA

Antonio Scannagatti è un musicista squattrinato che abita con la famiglia della sorella nel paesino di Caianello, ma sogna una chiamata da Milano dagli editori musicali Tiscordi o Zozzogno che gli garantisca la gloria: è infatti convinto di essere un genio della musica.

Il sindaco del paese intanto tenta di convincerlo a dirigere la banda paesana, a causa dell’improvvisa inabilità del maestro, nel giorno della festa per il ritorno a casa del gangster italoamericano Joe Pellecchia, originario per l’appunto di Caianiello: Scannagatti, inizialmente restio, accetta quando il nipote del primo cittadino, mentendo, gli promette una raccomandazione presso l’editore Tiscordi, spacciando la sua fidanzata americana Poppy per sua segretaria.

La giornata di festa si rivela un fallimento: Pellecchia vorrebbe parlare dal balcone del municipio, ma il maestro Scannagatti glielo impedisce, facendo suonare in continuazione la banda, finché l’italoamericano si infuria e va via. Scannagatti va comunque a incassare il premio e raggiunge il nipote del sindaco e la sua compagna, che hanno lasciato Caianiello e sono ospiti di una bizzarra compagnia a Capri. Lì il maestro crede per equivoco di essere riuscito ad ottenere un appuntamento con il famoso editore Tiscordi.

Scannagatti parte dunque per Milano: in treno, si trova a condividere la cabina del wagon-lit con l’onorevole Cosimo Trombetta, con cui ha ben presto un alterco dopo averlo esasperato. Durante la notte, i due vengono alleggeriti dei portafogli da una affascinante ladra che ha chiesto loro ospitalità con uno stratagemma; alla scoperta del furto, l’infuriato Scannagatti incolpa l’onorevole che viene così prontamente arrestato dai ferrovieri.

Giunto a Milano, Scanangatti incontra Tiscordi in persona, a causa di un equivoco: è stato scambiato per un infermiere in grado di fare iniezioni indolori all’editore, che ha già licenziato numerose infermiere. L’equivoco sfocia in un alterco tra i due, con la fuga del musicista.

Le disavventure non sono finite: Scannagatti viene intercettato dal cognato, cui ha rubato i soldi per il viaggio a Milano, il quale minaccia di ucciderlo; per placarlo, il maestro finge di aver ottenuto un contratto da Tiscordi e lo porta sì in palcoscenico, ma in un teatro di burattini. All’inizio Scannagatti riesce a ingannare il parente fingendosi una marionetta e interpretando uno spettacolo, in cui si esibisce ballando sul tema di Parade of the Wooden Soldiers. Ma il cognato lo riconosce e lo incalza con il coltello. A sorpresa, Tiscordi per caso legge e gradisce uno spartito di Scannagatti e il paese di Caianiello gli rende omaggio. Ma a scoprire la targa in suo onore c’è proprio l’onorevole Trombetta.

Capri nei Films: Totò a Colori ultima modifica: 2022-07-12T18:28:43+02:00 da Louis Molino
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