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La reintroduzione del Secondo Falco Pellegrino dalla sommità del Castello di Barbarossa ad Anacapri

rilascio falco pellegrino

Villa San Michele e il Centro di Riferimento Regionale per l’Igiene Urbana Veterinaria reintroducono il secondo falco pellegrino dalla sommità del castello Barbarossa ad Anacapri

Continua la collaborazione tra le due istituzioni con il sostegno delle amministrazioni di Anacapri e Capri per la reintroduzione dei falchi pellegrini dalle rupi adiacenti al Castello Barbarossa, proprietà della Fondazione Axel Munthe Villa San Michele Il rilascio del secondo falco pellegrino avverrà martedì 13 ottobre alle ore 16,00 alla presenza del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, guidato dal Comandande Angelo Marciano – che provvederà anche al trasporto del falco da Napoli a Capri – dei sindaci e rappresentanti dei due comuni isolani, dell’ex vicepresidente del WWF Campania Vincenzo Cavaliere, dei rappresentanti del C.R.I.U.V. (Centro di Riferimento Regionale per l’Igiene Urbana Veterinaria) e del C.R.A.S. (Centro di Recupero Animali Selvatici). Il falco pellegrino (Falco peregrinus) è un esemplare femmina recuperato proprio a Capri nel mese di giugno, in seguito a una frattura: verrà reimmesso in natura dopo cure specialistiche mediche e riabilitative effettuate presso il CRAS di Napoli. Per anni la popolazione dei falchi pellegrini stanziali sull’isola di Capri ha continuato a ridursi per cui la valenza di questa reimmissione in natura serve a favorire l’incremento numerico delle specie selvatiche presenti naturalmente sulla splendida isola azzurra, messe a dura prova, negli ultimi anni, dalla crescente presenza delle specie volatili opportuniste come il Gabbiano Reale del mediterraneo che hanno iniziato a essere particolarmente invasive soprattutto nei confronti di cibo a portata di mano su qualsiasi tavolino di terrazze e bar. Il rilancio dei “Barbarossini”, così ribattezzati dopo il primo lancio, mira a riequilibrare in maniera ecosostenibile la fauna presente sull’isola di Capri e restituire ulteriormente un ruolo di protezione e attività al Castello Barbarossa. Nello spirito del medico Axel Munthe il gruppo di lavoro di veterinari e ornitologi che fanno capo al dottor Enzo Caputo è orgoglioso di poter partecipare al progetto di salvaguardia della natura e delle specie protette come il falco pellegrino. Il Falco pellegrino, specie simbolo degli habitat costituiti da pareti rocciose, spesso a picco sul mare, è di sicuro l’animale più veloce esistente, in quanto raggiunge in picchiata una velocità superiore ai 300 Km/h. L’isola di Capri rappresenta un habitat unico per la vita e il transito di molte specie di uccelli migratori che dall’Africa raggiungono il nord Europa, la penisola scandinava e addirittura la Siberia. Per questo il “Progetto Piccole Isole” che sta realizzando l’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) vede nell’isola azzurra uno dei luoghi di studio più importanti per la salvaguardia dell’ambiente e della fauna. Il Console Staffan de Mistura in merito al progetto: “Il Castello Barbarossa e le sue splendide rocce a picco, adiacenti il monte Solaro, possono sempre più tornare a essere un luogo dove specie in diminuzione come i bellissimi e utili falchi pellegrini potranno aiutarci a controllare in maniera ecosostenibile, l’eccessiva audacia e presenza dei gabbiani reali presenti sull’isola. Auguriamo buon lavoro e lunga vita, a nome di tutti gli isolani, ai falchi Barbarossini!”. Per informazioni: tel. 081.8371401 www.villasanmichele.eu
La reintroduzione del Secondo Falco Pellegrino dalla sommità del Castello di Barbarossa ad Anacapri ultima modifica: 2015-10-09T13:22:12+02:00 da Louis Molino
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